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Museo Lechi di Montichiari
Luigi e Piero Lechi sono i discendenti di una famiglia di generali Napoleonici e collezionisti, che nel maggio del 2005 decisero di donare la propria collezione di 185 opere d’arte al museo, che prese così il loro nome.
Tra dipinti, stampe e porcellane della famiglia Lechi, il museo, ospitato nelle sale di Palazzo Tabarino, si articola in 14 sale, concentrandosi su dipinti del Quattrocento e del Seicento, tra i quali spiccano per fama quelli di Alessandro Bonvicino, detto Moretto, e Giacomo Ceruti, detto Pitocchetto.
Con la morte di Luigi Lechi nel 2010 e il conseguente trasferimento totale della sua collezione, il museo può contare ora più di 350 opere.
Tra dipinti, stampe e porcellane della famiglia Lechi, il museo, ospitato nelle sale di Palazzo Tabarino, si articola in 14 sale, concentrandosi su dipinti del Quattrocento e del Seicento, tra i quali spiccano per fama quelli di Alessandro Bonvicino, detto Moretto, e Giacomo Ceruti, detto Pitocchetto.
Con la morte di Luigi Lechi nel 2010 e il conseguente trasferimento totale della sua collezione, il museo può contare ora più di 350 opere.