Le fontanelle di Montichiari, Santuario di Rosa Mistica
Il Santuario "Maria Rosa Mistica", luogo spirituale meta di molti pellegrini
La località Fontanelle di Montichiari, in provincia di Brescia, dal 1966 è diventata un santuario a cielo aperto, meta di pellegrinaggi dall’Italia e dall’estero, dove Maria Madre di Dio viene venerata sotto il titolo di Rosa Mistica.
Secondo la storia, il 17 aprile del 1966 la veggente Pierina Gilli venne contattata dalla Madonna e condotta in questo luogo, ai tempi conosciuto come Fonte San Giorgio, poi ribattezzato Fonte di Grazia in seguito all’apparizione mariana.
Come si presenta il Santuario
Il Santuario, contrariamente a come si possa pensare, non si presenta come un classico edificio di culto, come una chiesa, ma è strutturato ad anfiteatro aperto, con due distinte cappelle al suo interno. La più grande è dedicata alla celebrazione della messa, mentre la seconda, più piccola, è atta a custodire la Fonte di Grazia, dalla quale scorre acqua ritenuta miracolosa.
Questa struttura ricorda molto Lourdes e non sono pochi i pellegrini che vi si recano per praticare le abluzioni di rito e lavarsi dai propri peccati.
L’accesso alla Fonte è reso possibile da una scalinata, chiamata Scala Santa, che i fedeli percorrono in ginocchio recitando un’Ave Maria ad ogni gradino. La scala è stata costruita ripercorrendo il tragitto effettuato dalla Madonna durante l’apparizione, secondo la testimonianza di Pierina Gilli.
Le apparizioni
Pierina era solita tenere un diario delle sue visioni ed è solo grazie ad esso che si venne a sapere che le visioni della Madonna furono anticipate da una serie di apparizioni di suor Maria Crocifissa di Rosa, fondatrice della congregazione delle Ancelle della Carità, canonizzata nel 1954 da Papa Pio XII.
Le apparizioni di Suor Maria Crocifissa di Rosa
Il 14 aprile del 1944, Pierina venne colpita da meningite, poco dopo essere ammessa come postulante dalle Ancelle della Carità. Dopo un periodo di coma, le apparve suor Maria Crocifissa di Rosa, preannunciandole sia la guarigione che future prove a cui sarà sottoposta. Il giorno dell’apparizione era il 17 dicembre, giorno della ricorrenza liturgica di suor Maria, beatificata il 15 dicembre 1940.
La seconda apparizione di suor Maria Crocifissa di Rosa risale al 24 novembre 1946, a seguito di un occlusione intestinale di Pierina. Questa volta però suor Maria apparve in compagnia dalla Madonna. Abbiamo così la prima delle apparizioni mariane descritte nel diario di Pierina.
Queste le parole della veggente:
"Allora io vidi una bellissima Signora come trasparente, vestita di viola e con un velo bianco che dalla testa scendeva ai piedi; teneva le braccia aperte e vedevo tre spade confitte nel cuore."
Il 12 marzo del 1947 Pierina ebbe un collasso cardiaco a seguito di una colica renale ed è in quel momento che le apparve per la terza volta la Beata Maria Crocifissa, questa volta da sola.
Le apparizioni mariane
Maria apparve una seconda volta il 24 novembre 1946, quando Pierina si trovava all’Ospedale Civico di Montichiari, dove prestava servizio come infermiera.
Secondo i racconti di Pierina Gilli inoltre, la Madonna pronunciò le seguenti parole: Preghiera, Sacrificio e Penitenza.
Il 1 luglio 1947 avvenne la terza apparizione, durante la recitazione di un rosario.
Il 13 luglio 1947 avvenne la quarta apparizione, la più importante. La madonna questa volta si presentò in compagnia della Beata Maria Crocifissa, con il nome di Rosa Mistica e Madre della Chiesa. Le spade questa volta non erano più conficcate al petto, ma a terra ed era avvolta da un manto raffigurante tre rose di diverso colore (una bianca, una rossa e una gialla) rappresentanti rispettivamente preghiera, sacrificio e penitenza. Queste erano le azioni richieste ai fedeli in riparazione dei peccati commessi.
Le successive apparizioni avvennero prima nel Duomo di Montichiari e in seguito, vent’anni più tardi, nella località delle Fontanelle.
Le apparizioni alle Fontanelle
La Madonna sarebbe riapparsa a Pierina il 17 aprile 1966 presso la sorgente d’acqua in località Fontanelle. Queste le parole di Maria, secondo i racconti di Pierina:
"Il mio Divino Figlio Gesù è tutto amore. Mi ha inviata a rendere miracolosa questa sorgente. In segno di penitenza e di purificazione dai un bacio sul gradino, poi scendi qualche gradino, fermati, dai ancora un bacio e scendi. Per la terza volta dai ancora un bacio al gradino e qui sia messo un Crocifisso. Gli ammalati e tutti i miei figli, prima di prendere o bere l’acqua, chiedano perdono al mio Divino Figlio…Ora qui è la tua missione, in mezzo agli ammalati e bisognosi."
Il 13 maggio dello stesso anno ci fu una seconda apparizione, durante la quale la Madonna chiese a Pierina di ribattezzare la fonte come Fonte di Grazia.
L’8 giugno 1966 ci fu una terza apparizione, seguita da una quarta il 6 agosto del 1966, durante la quale Maria avrebbe richiesto di istituire l’ Unione Mondiale della Comunione riparatrice, con ricorrenza ogni 13 ottobre, aggiungendo infine:
"Ho scelto questo luogo di Montichiari perché nei figli che lavorano la terra c’è ancora umiltà come in una povera Betlemme."
Qual è la posizione della Chiesa?
Oggi, ufficialmente la Chiesa Cattolica non ritiene veritiere le apparizioni de Le Fontanelle, ma riconosce il culto mariano celebrato nella località. Non è tuttavia sempre stato così. In passato, infatti, molte sono state le accezioni negative da parte della Diocesi di Brescia nei confronti del culto praticato a Le Fontanelle, anche abbastanza forti.
Il primo comunicato della Diocesi in tal senso si ha nel 1968, tramite il quale la comunità di fedeli viene richiamata alla prudenza, affermando che le apparizioni sono ancora in fase di analisi e approvazione.
La stessa linea venne tenuta anche in un comunicato del 1975 da parte del vescovo Mons. Luigi Morstabilini che, in aggiunta, cerca di invogliare i fedeli a professare la propria devozione alla Madonna in altri luoghi che non siano Le Fontanelle.
La posizione antitetica della Diocesi, e di conseguenza della Chiesa stessa, diventa ancora più netta in seguito ad un annuncio del vescovo Bruno Foresti nel 1984, nel quale si legge:
Il Vescovo di Brescia confortato dall’autorevole parere della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, comunica che:
Nel 2008, il vescovo Mons. Luciano Monari rafforza ulteriormente l’opposizione della Chiesa nei confronti del culto. Si legge infatti:
"In modo particolare è esplicitamente chiesto a singoli e a gruppi, che fin qui si sono più o meno direttamente dedicati a promuovere il culto mariano in località Fontanelle, di rispettare tutte le indicazioni del Direttorio, di non diffondere messaggi o pubblicazioni, né di promuovere atti di culto, né di avviare strutture che possano anche solo indirettamente indurre i fedeli a ritenere che il giudizio che la Chiesa circa le cosiddette apparizioni o altri fenomeni straordinari, sia stato modificato in senso positivo."
Nel Decreto del 1 luglio 2013 Mons. Luciano Monari è tornato a confermare il giudizio negativo da parte della Chiesa rispetto alle visioni di Pierina Gilli, ma questa volta si legge la volontà di predisporre un’adeguata normativa per l’esercizio del culto mariano. Segno che il culto (ma non le apparizioni) viene effettivamente riconosciuto, anche se tenuto ancora sotto osservazione.
Chi è Pierina Gilli
Pierina Gilli nacque a Montichiari (BS), in località San Giorgio, il 3 agosto 1911, da una famiglia di contadini. Il padre, Pancrazio Gilli, morì nel 1918 a seguito di un periodo di prigonia durante la Prima Guerra Mondiale, quando la piccola Pierina aveva solo 7 anni. La madre Rosa Bartoli, per essere in grado di mantenere e crescere Pierina e i suoi fratelli, si risposò.
Molte furono le sue occupazioni lavorative prima di sentire la vocazione per la vita monastica presso le Ancelle della Carità.
Lavorò in un primo momento come assistente presso l’asilo comunale di Montichiari, come domestica presso il sacerdote di Carpenedolo don Giuseppe Brochini e infine come infermiera presso l’ospedale civile di Desenzano del Garda.
Morì il 12 gennaio 1991 a Montichiari.
Secondo la storia, il 17 aprile del 1966 la veggente Pierina Gilli venne contattata dalla Madonna e condotta in questo luogo, ai tempi conosciuto come Fonte San Giorgio, poi ribattezzato Fonte di Grazia in seguito all’apparizione mariana.
Come si presenta il Santuario
Il Santuario, contrariamente a come si possa pensare, non si presenta come un classico edificio di culto, come una chiesa, ma è strutturato ad anfiteatro aperto, con due distinte cappelle al suo interno. La più grande è dedicata alla celebrazione della messa, mentre la seconda, più piccola, è atta a custodire la Fonte di Grazia, dalla quale scorre acqua ritenuta miracolosa.
Questa struttura ricorda molto Lourdes e non sono pochi i pellegrini che vi si recano per praticare le abluzioni di rito e lavarsi dai propri peccati.
L’accesso alla Fonte è reso possibile da una scalinata, chiamata Scala Santa, che i fedeli percorrono in ginocchio recitando un’Ave Maria ad ogni gradino. La scala è stata costruita ripercorrendo il tragitto effettuato dalla Madonna durante l’apparizione, secondo la testimonianza di Pierina Gilli.
Le apparizioni
Pierina era solita tenere un diario delle sue visioni ed è solo grazie ad esso che si venne a sapere che le visioni della Madonna furono anticipate da una serie di apparizioni di suor Maria Crocifissa di Rosa, fondatrice della congregazione delle Ancelle della Carità, canonizzata nel 1954 da Papa Pio XII.
Le apparizioni di Suor Maria Crocifissa di Rosa
Il 14 aprile del 1944, Pierina venne colpita da meningite, poco dopo essere ammessa come postulante dalle Ancelle della Carità. Dopo un periodo di coma, le apparve suor Maria Crocifissa di Rosa, preannunciandole sia la guarigione che future prove a cui sarà sottoposta. Il giorno dell’apparizione era il 17 dicembre, giorno della ricorrenza liturgica di suor Maria, beatificata il 15 dicembre 1940.
La seconda apparizione di suor Maria Crocifissa di Rosa risale al 24 novembre 1946, a seguito di un occlusione intestinale di Pierina. Questa volta però suor Maria apparve in compagnia dalla Madonna. Abbiamo così la prima delle apparizioni mariane descritte nel diario di Pierina.
Queste le parole della veggente:
"Allora io vidi una bellissima Signora come trasparente, vestita di viola e con un velo bianco che dalla testa scendeva ai piedi; teneva le braccia aperte e vedevo tre spade confitte nel cuore."
Il 12 marzo del 1947 Pierina ebbe un collasso cardiaco a seguito di una colica renale ed è in quel momento che le apparve per la terza volta la Beata Maria Crocifissa, questa volta da sola.
Le apparizioni mariane
Maria apparve una seconda volta il 24 novembre 1946, quando Pierina si trovava all’Ospedale Civico di Montichiari, dove prestava servizio come infermiera.
Secondo i racconti di Pierina Gilli inoltre, la Madonna pronunciò le seguenti parole: Preghiera, Sacrificio e Penitenza.
Il 1 luglio 1947 avvenne la terza apparizione, durante la recitazione di un rosario.
Il 13 luglio 1947 avvenne la quarta apparizione, la più importante. La madonna questa volta si presentò in compagnia della Beata Maria Crocifissa, con il nome di Rosa Mistica e Madre della Chiesa. Le spade questa volta non erano più conficcate al petto, ma a terra ed era avvolta da un manto raffigurante tre rose di diverso colore (una bianca, una rossa e una gialla) rappresentanti rispettivamente preghiera, sacrificio e penitenza. Queste erano le azioni richieste ai fedeli in riparazione dei peccati commessi.
Le successive apparizioni avvennero prima nel Duomo di Montichiari e in seguito, vent’anni più tardi, nella località delle Fontanelle.
Le apparizioni alle Fontanelle
La Madonna sarebbe riapparsa a Pierina il 17 aprile 1966 presso la sorgente d’acqua in località Fontanelle. Queste le parole di Maria, secondo i racconti di Pierina:
"Il mio Divino Figlio Gesù è tutto amore. Mi ha inviata a rendere miracolosa questa sorgente. In segno di penitenza e di purificazione dai un bacio sul gradino, poi scendi qualche gradino, fermati, dai ancora un bacio e scendi. Per la terza volta dai ancora un bacio al gradino e qui sia messo un Crocifisso. Gli ammalati e tutti i miei figli, prima di prendere o bere l’acqua, chiedano perdono al mio Divino Figlio…Ora qui è la tua missione, in mezzo agli ammalati e bisognosi."
Il 13 maggio dello stesso anno ci fu una seconda apparizione, durante la quale la Madonna chiese a Pierina di ribattezzare la fonte come Fonte di Grazia.
L’8 giugno 1966 ci fu una terza apparizione, seguita da una quarta il 6 agosto del 1966, durante la quale Maria avrebbe richiesto di istituire l’ Unione Mondiale della Comunione riparatrice, con ricorrenza ogni 13 ottobre, aggiungendo infine:
"Ho scelto questo luogo di Montichiari perché nei figli che lavorano la terra c’è ancora umiltà come in una povera Betlemme."
Qual è la posizione della Chiesa?
Oggi, ufficialmente la Chiesa Cattolica non ritiene veritiere le apparizioni de Le Fontanelle, ma riconosce il culto mariano celebrato nella località. Non è tuttavia sempre stato così. In passato, infatti, molte sono state le accezioni negative da parte della Diocesi di Brescia nei confronti del culto praticato a Le Fontanelle, anche abbastanza forti.
Il primo comunicato della Diocesi in tal senso si ha nel 1968, tramite il quale la comunità di fedeli viene richiamata alla prudenza, affermando che le apparizioni sono ancora in fase di analisi e approvazione.
La stessa linea venne tenuta anche in un comunicato del 1975 da parte del vescovo Mons. Luigi Morstabilini che, in aggiunta, cerca di invogliare i fedeli a professare la propria devozione alla Madonna in altri luoghi che non siano Le Fontanelle.
La posizione antitetica della Diocesi, e di conseguenza della Chiesa stessa, diventa ancora più netta in seguito ad un annuncio del vescovo Bruno Foresti nel 1984, nel quale si legge:
Il Vescovo di Brescia confortato dall’autorevole parere della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, comunica che:
- le cosiddette apparizioni della Madonna Rosa Mistica a Montichiari non presentano motivi di credibilità;
- il culto relativo alla Madonna Rosa Mistica, perciò, non è approvato e non può essere praticato né favorito;
- chiunque lo favorisce, diffondendo pubblicazioni o organizzando pellegrinaggi, non aiuta, ma turba la fede dei credenti inducendoli ad agire contrariamente alle disposizioni della Chiesa.
Nel 2008, il vescovo Mons. Luciano Monari rafforza ulteriormente l’opposizione della Chiesa nei confronti del culto. Si legge infatti:
"In modo particolare è esplicitamente chiesto a singoli e a gruppi, che fin qui si sono più o meno direttamente dedicati a promuovere il culto mariano in località Fontanelle, di rispettare tutte le indicazioni del Direttorio, di non diffondere messaggi o pubblicazioni, né di promuovere atti di culto, né di avviare strutture che possano anche solo indirettamente indurre i fedeli a ritenere che il giudizio che la Chiesa circa le cosiddette apparizioni o altri fenomeni straordinari, sia stato modificato in senso positivo."
Nel Decreto del 1 luglio 2013 Mons. Luciano Monari è tornato a confermare il giudizio negativo da parte della Chiesa rispetto alle visioni di Pierina Gilli, ma questa volta si legge la volontà di predisporre un’adeguata normativa per l’esercizio del culto mariano. Segno che il culto (ma non le apparizioni) viene effettivamente riconosciuto, anche se tenuto ancora sotto osservazione.
Chi è Pierina Gilli
Pierina Gilli nacque a Montichiari (BS), in località San Giorgio, il 3 agosto 1911, da una famiglia di contadini. Il padre, Pancrazio Gilli, morì nel 1918 a seguito di un periodo di prigonia durante la Prima Guerra Mondiale, quando la piccola Pierina aveva solo 7 anni. La madre Rosa Bartoli, per essere in grado di mantenere e crescere Pierina e i suoi fratelli, si risposò.
Molte furono le sue occupazioni lavorative prima di sentire la vocazione per la vita monastica presso le Ancelle della Carità.
Lavorò in un primo momento come assistente presso l’asilo comunale di Montichiari, come domestica presso il sacerdote di Carpenedolo don Giuseppe Brochini e infine come infermiera presso l’ospedale civile di Desenzano del Garda.
Morì il 12 gennaio 1991 a Montichiari.